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Confronto tra piattaforme di provider multidispositivo: quali scegliere per ogni esigenza

Quali criteri considerare per valutare le piattaforme di provider multisedevice

Requisiti di compatibilità tra diversi sistemi operativi e dispositivi

Uno dei principali fattori da considerare quando si sceglie una piattaforma di gestione dei dispositivi è la compatibilità con i sistemi operativi utilizzati dall’azienda. Le aziende moderne operano in ambienti eterogenei, con dispositivi Windows, macOS, Android, iOS, Linux e dispositivi IoT. Una piattaforma efficace deve supportare tutti questi sistemi senza limitazioni, garantendo un’esperienza uniforme per gli utenti. Ad esempio, Microsoft Intune offre un’ampia compatibilità con Windows e Android, ma richiede integrazioni aggiuntive per gestire dispositivi Apple e Linux, mentre Jamf è specializzata nella gestione di dispositivi Apple, offrendo funzionalità avanzate per macOS e iOS.



La scelta dovrebbe quindi basarsi sulla distribuzione dei dispositivi aziendali e sulla capacità della piattaforma di integrare tutte le tipologie di hardware in uso.

Performance e affidabilità nelle diverse situazioni di utilizzo

Le piattaforme di gestione devono garantire performance elevate e affidabilità costante, anche in scenari di utilizzo intensivo o in ambienti con reti variabili. Ad esempio, in aziende con molti dispositivi mobili o in movimento, una piattaforma che gestisce aggiornamenti e policy in modo rapido e senza interruzioni permette di mantenere la produttività. VMware Workspace ONE, grazie alla sua architettura cloud e on-premise, garantisce alta scalabilità e performance stabili anche in ambienti complessi. D’altro canto, soluzioni più leggere come Jamf sono ottimizzate per ambienti Apple, offrendo elevata affidabilità per dispositivi Apple in ambienti di piccole e medie imprese.

Valutare i benchmark di performance e test di affidabilità può aiutare a fare una scelta più consapevole.

Costi e modelli di pricing più adatti alle dimensioni dell’azienda

I costi rappresentano spesso un fattore decisivo. Le piattaforme variano da soluzioni open source o con modelli a consumo, a soluzioni enterprise con costi più elevati ma con funzionalità complete. Per le startup e PMI, soluzioni come Microsoft Intune offrono piani flessibili e scalabili, con prezzi basati sul numero di dispositivi o utenti. Le grandi imprese, invece, potrebbero preferire soluzioni come VMware Workspace ONE, che prevedono contratti personalizzati con supporto dedicato e funzionalità avanzate.

Un esempio concreto è la differenza tra il piano base di Intune, che può partire da circa 6 euro per dispositivo al mese, e le offerte enterprise che possono superare i 20 euro, a seconda delle necessità di integrazione e sicurezza.

Vantaggi e limiti delle principali soluzioni di provider multisedevice

Analisi di piattaforme leader come Microsoft Intune, VMware Workspace ONE e Jamf

Caratteristiche Microsoft Intune VMware Workspace ONE Jamf
Compatibilità Windows, Android, iOS, macOS, Linux (con limitazioni) Windows, macOS, iOS, Android, Linux Principalmente dispositivi Apple
Performance Elevata, con integrazione cloud Altamente scalabile, ottima affidabilità Ottimizzata per ambiente Apple, affidabile
Costi Flessibili, a consumo Personalizzati, più elevati Proprietari, variabili
Sicurezza Integrata con Microsoft 365, forte focus sulla compliance Soluzioni avanzate di sicurezza e gestione dei dati Profonda integrazione con ecosistema Apple

Questioni di sicurezza e privacy nelle piattaforme più utilizzate

La sicurezza dei dati e la conformità alle normative sono aspetti critici nella scelta di un provider. Microsoft Intune e VMware Workspace ONE offrono robuste funzionalità di sicurezza, tra cui crittografia, gestione delle identità, controlli di accesso e audit trail. La privacy degli utenti e la conformità alle normative come GDPR sono garantite tramite configurazioni avanzate e certificazioni di sicurezza.

Jamf, specializzata in dispositivi Apple, si concentra molto sulla privacy, sfruttando le tecnologie native di Apple per garantire che i dati degli utenti siano protetti e che le policy di sicurezza siano rispettate senza compromessi sulla privacy.

Facilità di integrazione con strumenti e applicazioni aziendali esistenti

Un altro elemento determinante è la capacità della piattaforma di integrarsi con le applicazioni e gli strumenti già in uso. Microsoft Intune si integra perfettamente con l’ecosistema Microsoft 365, Teams, Azure AD, facilitando l’adozione nelle aziende già orientate a questi strumenti. VMware Workspace ONE offre una vasta compatibilità con soluzioni di terze parti, grazie alle API aperte e ai connettori. Jamf si integra con strumenti Apple come Apple School Manager e Apple Business Manager, oltre a sistemi di gestione delle identità come Okta.

Adattare la scelta del provider alle specifiche esigenze di business

Soluzioni per le startup e PMI: flessibilità e scalabilità

Per le startup e le PMI, la flessibilità e la scalabilità sono essenziali. Soluzioni cloud come Microsoft Intune permettono di partire con pochi dispositivi e di espandersi facilmente senza investimenti iniziali elevati. La gestione remota e le politiche di sicurezza sono facilmente configurabili e adattabili alla crescita dell’azienda.


Ad esempio, una startup tecnologica può iniziare con Microsoft 365 Business Premium, che include Intune, e successivamente integrare altre soluzioni man mano che cresce, magari puntando anche a servizi come Boomzino.

Opzioni per grandi imprese con esigenze di gestione complessa

Le grandi aziende con strutture complesse richiedono piattaforme robuste e personalizzabili. VMware Workspace ONE, con il suo supporto per ambienti ibridi e la gestione di dispositivi di diverso tipo, è spesso preferito in questi contesti. La possibilità di configurare politiche di sicurezza avanzate, di integrare sistemi legacy e di gestire reti distribuite è fondamentale.

Un esempio è una multinazionale del settore finanziario che utilizza Workspace ONE per centralizzare la gestione di migliaia di dispositivi in diversi paesi, garantendo conformità alle normative locali.

Case study: aziende che hanno migliorato la produttività adottando piattaforme specifiche

Una grande azienda di consulenza ha adottato Jamf per centralizzare la gestione dei dispositivi Apple, riducendo i tempi di deployment di nuove policy del 50% e migliorando la sicurezza interna. Un’altra startup del settore healthcare ha scelto Microsoft Intune, riuscendo a implementare rapidamente un sistema di BYOD (Bring Your Own Device) che ha aumentato la flessibilità e la soddisfazione dei dipendenti, mantenendo alta la sicurezza dei dati sensibili.

Innovazioni recenti e trend emergenti nel settore dei provider multidispositivo

Utilizzo dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione dei dispositivi

Le piattaforme stanno integrando sempre più l’intelligenza artificiale (AI) per prevedere problemi di sicurezza, ottimizzare aggiornamenti e personalizzare le policy. Ad esempio, VMware Workspace ONE utilizza AI per analizzare i pattern di utilizzo e identificare anomalie, migliorando la sicurezza preventiva e la gestione proattiva.

“L’AI sta trasformando la gestione dei dispositivi da reattiva a predittiva, riducendo i rischi e aumentando l’efficienza operativa.”

Integrazione con tecnologie IoT e smart workspace

Le nuove piattaforme si stanno evolvendo verso l’integrazione con l’Internet of Things (IoT), creando ambienti di lavoro intelligenti. La gestione di dispositivi IoT come sensori, telecamere e dispositivi connessi permette di monitorare ambienti e risorse in tempo reale, migliorando sicurezza e produttività.

Impatto delle nuove normative sulla privacy sulle piattaforme

Normative come il GDPR e il CCPA hanno spinto i provider a implementare funzionalità di gestione dei dati più rigorose, garantendo trasparenza e controllo agli utenti. Le piattaforme si sono adattate introducendo strumenti di audit, gestione del consenso e crittografia avanzata, per rispettare i requisiti legali e rafforzare la fiducia degli utenti finali.